I Pastrignocchi
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I Pastrignocchi rappresentano una tradizione culinaria del luogo: provenienti dalla tradizione contadina locale, consiste in un tipo di pasta povera, che veniva elaborata velocemente senza badare all'aspetto e consumata per lo più nei giorni lavorativi.
Il Cuculo
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Il Cuculo è un biscotto preparato con ingredienti poveri diffuso principalmente nella bassa provincia senese, che allietava il palato degli stanchi lavoratori agricoli.
La curiosità intorno al suo nome, cuculo, che richiama all'uccello dal tipico verso: è proprio da questo uccello che deve la denominazione, il biscotto era, difatti, utilizzato quasi esclusivamente per lo spuntino pomeridiano dei mietitori, quando il caldo afoso di luglio diminuiva ed il cuculo cominciava ad emettere il suo caratteristico cu-cu.
Per gli amanti dei dolci riportiamo la ricetta del Cuculo:
Preparare nella spianatoia una certa quantità di farina, predisposta a fontana, sufficiente a contenere:
4 uova
olio extravergine di oliva 3/4 di bicchiere
0.5 lt di latte
700 gr di zucchero
scorza grattugiata di 1 limone
20 gr. di ammoniaca per dolci
Amalgamere il tutto ed impastare fino ad ottenere un impasto nè troppo duro nè troppo soffice, se necessario aggiungere della farina.
Stendere l'impasto a forma di piccolo rotolo del diametro di circa 3 cm, tagliare a tronchetti della lunghezza di 10-15 cm e schiacciare lievemente.
Lasciare riposare alcuni minuti ed infornare a 200° per 15-20 minuti fino a doratura.
Video tratto da una trasmissione di Rai 1 andata in onda nel 2010
Il Bico
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Il bico è una sorta di schiacciata fatta con farina, acqua, lievito, olio, un pizzico di sale e cotta nel forno a legna. E’ un pane tipico di Piazze, piccola frazione di Cetona in provincia di Siena. Si tratta di un pane povero, di origine antichissima, nato da un impasto di acqua e farina che veniva poi messo a cuocere sotto la cenere. È una via di mezzo tra la torta al testo umbra e la piadina romagnola e questo potrebbe spiegarsi considerando che per Piazze passava una delle bretelle che collegavano la strada dell’Alpe di Serre alla via Francigena attraverso l’Umbria, pertanto i molti passaggi di viandanti permettevano di venire in contatto con usi e costumi forestieri.
C’è anche da aggiungere che questa piccola frazione vanta un’antica tradizione culinaria, nata dalla necessità dei marchesi Grossi di Camporsevoli, a cui Piazze è sempre stata legata, di offrire grandi banchetti di rappresentanza per i loro ospiti. Non a caso, a tutt’oggi, le massaie della frazione alle pendici del monte Cetona sono considerate tra le migliori cuoche della provincia.
Mano a mano che la dispensa si arricchisce di nuovi prodotti anche il bico diventa più ricco, all’impasto base di acqua e farina si aggiungono il lievito madre o un pizzico di bicarbonato o qualche scheggia di lievito di birra, l’olio extravergine d’oliva e il sale. Nelle epoche passate veniva consumato così come pane o al massimo accompagnato da quello che la terra e l’orto regalavano in base alla stagionalità e alla fantasia della massaia di una volta che riusciva a creare con il poco a sua disposizione delle pietanze molto gustose. Ma quello che rende il bico delizioso è proprio il prestarsi ottimamente ad essere farcito, e oggi che c’è ampia possibilità di scelta le farciture sono diventare ricche spaziando dai salumi ai formaggi del territorio per lasciare comunque ampio margine alla creatività e alla fantasia della cuoca nelle infinite varianti sia salate che dolci.
SAGRA DEL BICO
- fine giugno inizio luglio
Il bico viene celebrato ogni anno con una sagra proprio a Piazze, suo luogo di origine. Qui per due fine settimana consecutivi che vanno dalla fine di giugno all’inizio di luglio è possibile gustare questa prelibatezza fatta come la si faceva una volta, impastata a mano e cotta nel forno a legna. La Sagra, organizzata dalla banda comunale “A Toscanini”, mobilita l’intera frazione come una grande squadra affiatata, dove il più giovane si affianca al più anziano, dove l’arte di fare il bico si tramanda di generazione in generazione proprio grazie alla grande passione delle“massaie” di un tempo e alla loro capacità di trasmettere alle giovani cuoche l’amore, i segreti e i trucchi facendo in modo che questa eccellenza del nostro territorio non vada perduta.
Gallery della Sagra del Bico
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I Pici all'aglione
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iniziamo con la ricetta base dei Pici, pasta fatta a mano con ingredienti poveri, tipica della tradizione contadina di questo territorio senese.
Ingredienti
350 g di farina 0
150 g di farina di grano duro
250 g di acqua
Preparazione
Mescolate bene le due farine, meglio se le setacciate. Disponetele a fontana sulla spianatoia, versate lacqua nel cratere e incorporate la farina poco a poco.
Impastate non troppo a lungo e formate la palla di pasta che lascerete riposare coperta per 10 minuti.
Polsella- Olio Extravergine
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Il “Polsella” è ottenuto da un bled di due sole cutivar: 90% Frantoio - 10% Moraiolo
Per le sue caratteristiche di particolare pregio è venduto esclusivamente in bottiglie da 750 ml.
La pasta di olive ottenuta viene fatta gramolare ad una temperatura di 24°-28° secondo il rigido disciplinare D.O.P. Terre di Siena.
I tempi di gramolazione variano a seconda della qualità delle olive; nel momento in cui la pasta è omogenea, attraverso un tubo viene portata al Superdecanter Euro X15, un nuovo processo di lavorazione che consente di migliorare notevolmente la qualità dell’olio.
Questo innovativo sistema permette un minor riscaldamento ed un innalzamento della presenza di polifenoli con aumento della capacità di conservazione del prodotto.
Frantoio Fattoria del Biancheto s.n.c. - Loc. Polsella - 53040 Cetona (Siena)
Tel (+39) 0578 238635 Cell (+39) 335 6041480
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